La formazione professionale, quali le tematiche per coloro che lavorano nel mondo della scuola
In un mondo in cui non vince chi è il più forte e il più bravo,
ma chi è il più ricco, qual è il significato della parola”riuscire”?
Quali sono le vere soddisfazioni? Vale la pena dedicare tutta una vita all’oscurità di
una cucina, lasciando ogni altro sogno chiuso in un cassetto?
Essere maestro di scuola, credo, significa non solo insegnare, per esempio
le ricette, il metodo di lavoro, la disciplina o trasmettere i requisiti fondamentali,
ma il vero è più utile compito di un insegnante è quello
di rispondere alle domande. L’alunno ha bisogno di qualcuno che gli apra
la mente, qualcuno che gli faccia conoscere i vari aspetti della scelta che
sta intraprendendo. L’insegnante deve aiutarlo a porsi degli obiettivi,
deve motivarlo, deve comunicargli i pro e i contro della professione, parlare
chiaro è importante.
In questa fase della vita è importante è bello sognare, ma serve
a poco e dunque il maestro deve trasmettere la realtà, cruda o bella
che sia. L’insegnante deve inseguire i tempi, deve aggiornarsi giorno
dopo giorno sui cambiamenti. Restare ancorati alle idee di una volta, le quali
probabilmente sono risultate utili in un certo momento, potrebbe rivelarsi
dannoso a chi ascolta e deve metterle in pratica adesso. Quello che un maestro
non può e non potrà mai fare, invece, è trasmettere la
passione, la passione ti nasce dentro, da sola, non si insegna. Ovunque, compreso
in cucina, occorre avere curiosità e spirito di sacrificio, volontà di
migliorare e scoprire qualunque giorno qualcosa di nuovo. E’ difficile
trovare chi ha tutti questi pregi, sono poche le persone fortunate.
Il lavoro viene oggi vissuto, come d’altronde è sempre stato,
come sacrificio, difficoltà, stress e oppressione e la maggior parte
delle volte si trascura l’aspetto formativo, facendo caso solo allo stipendio
di fine mese. E a questo punto la domanda sorge spontanea; è vera soddisfazione
quella professionale o quella economica? Per qualcuno sono le stesse ma altri
si trovano a dover scegliere: o l’una ‘ l’altra. Ma che c’entrano
l’insegnante e il professore direste.
Il maestro deve evitare che il suo alunno un giorno arrivi a questo bivio,
e come? Mettendolo alla prova prima,creandogli ogni ostacolo, ogni potenziale
difficoltà, cercando di fargli cambiare idea. Se questi resisterà,
vorrà dire che la sua scelta sarà quella giusta e sarà pronto
per il futuro che lo attende.